Sostienici
02 Apr 2023

Il Papa nella Domenica delle Palme: «Il Signore arriva a soffrire per amore nostro quanto per noi è difficile persino comprendere»

Papa Francesco ha presieduto oggi, in San Pietro, la celebrazione liturgica.

Nel corso dell’omelia, riporta AciStampa, il pontefice ha affermato: «Le sofferenze di Gesù sono state molteplici e ogni volta che ascoltiamo il racconto della passione ci entrano dentro. Sono state sofferenze del corpo […] e dell’anima».

Per poi commentare: «Ecco la sofferenza più lacerante, quella dello spirito: nell’ora più tragica Gesù prova l’abbandono da parte di Dio. Mai, prima di allora, aveva chiamato il Padre con il nome generico di Dio. […] L’evento è dunque reale e l’abbassamento è estremo: il Signore arriva a soffrire per amore nostro quanto per noi è difficile persino comprendere. Vede il cielo chiuso, sperimenta la frontiera amara del vivere, il naufragio dell’esistenza, il crollo di ogni certezza: grida “il perché dei perché”. Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?».

Il Papa si domanda quindi: «Perché è arrivato a tanto? La risposta è una sola: per noi. Ognuno di noi si dica per me questo abbandono è il prezzo che ha pagato per me. Si è fatto solidale con noi fino al punto estremo, per essere con noi fino in fondo. Perché nessuno di noi si possa pensare solo e irrecuperabile. Ha provato l’abbandono per non lasciarci ostaggi della desolazione e stare al nostro fianco per sempre. L’ha fatto per me, per te, perché quando io, tu o chiunque altro si vede con le spalle al muro, perso in un vicolo cieco, sprofondato nell’abisso dell’abbandono, risucchiato nel vortice dei tanti “perché”, ci sia qualcosa di speranza. Non è la fine, perché Gesù è stato lì e ora è con te».

Ha concluso il pontefice: «Tanti hanno bisogno della nostra vicinanza. Anche io ho bisogno che Gesù mi accarezzi e per questo vado a trovarlo. Oggi ci sono tanti “cristi abbandonati”», più o meno visibili.

(AciStampa)